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Quando si alzarono Gennaro preparò la colazione e poi, ancora assonnati, si sedettero a tavola per mangiare.
"Grazie per...per ieri sera" mormorò Genn portandosi la tazza alla bocca.
"Di nulla" sorrise Alex.
"Hai...hai voglia di scrivere ancora qualcosa?" chiese il biondo.
"Certo" rispose l'amico posando la sua tazza nel lavandino e dirigendosi in bagno.


Quando anche Gennaro si fu lavato e cambiato i vestiti, andarono di nuovo in camera sua per scrivere qualcosa.


"Non mi viene nulla Ale" si lamentò Genn buttandosi sul letto.
"Dai Gennà, dobbiamo scrivere" disse Alessio cercando sempre di essere più dolce possibile. "Ti aiuto io".
"No Ale grazie, vado...vado un secondo in bagno" rispose.
"Che hai?" Alex gli posò preoccupato una mano sulla gamba.
"Niente, è tutto okay, davvero,torno subito" disse Gennaro per poi andare in bagno.


Si sciacquò il viso e si sedette un attimo per terra. Genn non sopportava più la situazione. Dentro lo stomaco gli succedeva di tutto quando il suo migliore amico lo guardava. Perchè era quello che era, il suo migliore amico...e basta, "non sarebbe mai potuto essere qualcosa di più" si ripeteva Gennaro.
Ma lui lo guardava diversamente. Alessio era la sua ancora di forza. Senza di lui non sarebbe riuscito a fare niente. Era l'unica persona che lo capiva con uno sguardo, che sapeva quando stava male senza bisogno di chiederglielo e sapeva sempre cosa fare per farlo stare. Non sarebbe mai riuscito a vivere senza di lui.
Forse si stava innamorando di lui. "No Gennaro. No. Non puoi innamorarti del tuo migliore amico" si ripeteva sempre dentro la testa.

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