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Qualche giorno dopo i ragazzi si ritrovarono in un pub, essendo stati invitati dai loro amici, ma uno all'insaputa dell'altro.
Dopo aver ignorato per tutta la sera Gennaro, il moro notò ad un tratto un gruppetto di ragazzi.
Avvicinandosi, scorse il biondino per terra.
Sapeva che non aveva bevuto quella sera, lo aveva tenuto d'occhio tutto il tempo, non poteva essere l'alcool ad averlo ridotto così.
"Non posso lasciarlo qui" pensò.
"Permesso" sbuffò facendosi spazio fra la gente.
Si caricò Gennaro sulle spalle e lo portò a casa sua.


Una volta arrivati a casa, lo posò sul suo letto.
"Gennà lasciami" disse notando che Genn teneva stretta la sua maglia.
Qualche lacrima iniziò a rigare il viso del biondo.
"No Alé...ti prego" sussurrò non mollando la presa.
"Che ti è successo prima?" gli chiese il moro dopo un pò accarezzandogli i capelli.
"Mi mancavi, non mi reggo in piedi senza di te Alé" mormorò il biondo.
Alessio sorrise.
"Gennà...devo baciarti o faccio una strage" sussurrò il moro dopo un pò di silenzio.
Gennaro sorrise e Alessio posò delicatamente le labbra sulle sue.
Quando si staccarono, Alex lo guardò in quegli occhi disperati e bisognosi di lui e Genn si gettò fra le sue braccia scoppiando a piangere sul suo petto.
"N-non lasciarmi m-mai più Alé" mormorò fra i singhiozzi.
"No Genn, non ti lascio piú" gli sussurrò Alex accarezzandogli i capelli.
"Ti prego Alé...dimmi che...dimmi che mi ami" disse il biondo nascondendosi nell'incavo del suo collo.
"Si Genn, ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo e non ti lascerò mai, sarai sempre al sicuro con me" rispose il moro accarezzandogli il viso e asciugandogli le lacrime.


Quella notte il corpicino esile di Gennaro si donò completamente a quello forte di Alessio e il corpo forte di Alessio si donò completamente a quello esile di Gennaro.


"Ti amo Genn" continuava a sussurrargli Alessio sapendo quanto Gennaro avesse bisogno di sentirselo dire.

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