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Quella sera ci fu un forte temporale e Gennaro disse ad Alessio che, se voleva, poteva restare a dormire da lui.


"Ale" lo chiamò Genn entrando in salotto.
La scena che vide davanti ai suoi occhi, la trovò troppo tenera.
Alessio era disteso sul divano addormentato.
"Ale" sussurrò Gennaro accovacciandosi accanto a lui "Ale su, vieni a dormire" lo scosse leggermente per svegliarlo.
"Mh...?" mugolò Alex.
"Vieni a dormire" gli disse con voce dolce.
Alessio si alzò e seguì Gennaro in camera sua dove si sdraiarono entrambi sul letto di Genn.


Genn non riusciva a dormire e iniziò a rigirarsi nel letto.
"Genn..." disse Alex.
"Scusami...non riesco a dormire" si scusò l'amico.
"Perchè?" "Non lo so".
Alessio allora gli fece passare un braccio dietro alle spalle e lo strinse a se per provare a farlo dormire così.
Gennaro appoggiò la testa sul suo petto e gli circondò l'addome.
Quella vicinanza lo tranquillizzò e poco prima di addormentarsi sussurrò un "Grazie Ale".


Alex sapeva che lo avrebbe tranquillizzato facendolo dormire così e sorrise al pensiero di esserci riuscito.
Il fatto di essere cosí importante e vitale per Genn lo rendeva felice.
E per lui, Gennaro era lo stesso.


Quando Alessio si svegliò, al mattino, si rese conto di avere ancora Gennaro appoggiato sul suo petto e capì che stava ancora dormendo.
"Genn...Genn svegliati" cercò di svegliarlo con un tono dolce.
"Mh..." mugolò Genn affondando il viso nell'incavo del suo collo per la luce che gli dava fastidio.
Alessio sorrise. "Dai su Genn..." insistette.
"Non voglio alzarmi...restiamo ancora a letto...sto bene qui con te" mormorò contro il suo collo.
"Okay" sorrise arreso Alex stringendo l'amico un pò più a se.

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